L’estate è quasi agli sgoccioli ma il caldo ancora non dà tregua a moltissime località italiane. Tanti si sono abituati ma c’è anche chi non si adegua mai alle temperature torride e ha continuamente bisogno di magnesio, sali minerali, frutta e verdura fresca e tante vitamine. In questi casi e in molti altri non c’è niente di più indicato di un buon estratto homemade.
Ipocalorico, fresco e gustoso: non c’è da stupirsi se questo tipo di bevanda va sempre più di moda anche nelle località costiere e nelle città turistiche. Per chi è un vero amante dei succhi vivi, tuttavia, la soluzione migliore è quella di acquistare un estrattore e preparare ogni giorno una ricetta nuova, in base ai gusti e alle nostre esigenze nutritive specifiche.
Molte persone stanno optando anche per delle centrifughe, non che il prodotto finale faccia male, ma già che dobbiamo investire una somma il consiglio è quello di fare il migliore acquisto possibile.
La centrifuga, infatti, è dotata di una lama sottile circolare che girando ad elevatissime velocità tritura la frutta e la verdura per poi – sfruttando la forza centrifuga – spingere la poltiglia verso un setaccio a fori molto piccoli che fa filtrare il succo trattenendo gli scarti. Triturando frutta e verdura, tuttavia, accade che il prodotto finale sia più denso, anche se setacciato. Il risultato, insomma, è più simile a un frullato che a un succo di quelli che siamo soliti comprare al supermercato e che cogliamo l’occasione per ricordare che sono estremamente negativi per la salute in quanto contengono tantissimi zuccheri e pochissima frutta.
L’estrattore di succo, invece, al posto della lama circolare ha una coclea – una vite senza fine – che non spezza il cibo ma lo mastica ( è infatti anche chiamato “masticatore”) e lo spreme, ricavandone il succo. La coclea può essere sia orizzontale che verticale. Su http://estrattoriecentrifughe.com/ potete leggere recensioni e consigli sia sugli estrattori che sulle centrifughe.
La differenza sta nel numero di giri. Una centrifuga effettua tra i 6.000 e i 18.000 giri al minuto, l’estrattore meno di 100. Questo è un dato importante perché più giri compie il macchinario e più si surriscalda incamerando aria favorendo così il processo di ossidazione del succo che distrugge parte degli enzimi vivi e delle sostanze nutrienti.
Per molte persone, invece, si tratta soltanto di una questione di gusto, come detto il risultato è più simile a un succo, di praticità, non è necessario sbucciare frutta e verdura, e di quantità di prodotto (circa il 20% in più). Con l’estrattore, come noto, si ottengono infatti pochissimi scarti e molto secchi perché grazie alla pressatura separa dalla polpa una quantità maggiore di succo.